T. Col. Umberto Adamoli
NEL ROMANZO DELLA VITA (MEMORIE)


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[Indice]

     A mia madre
     Donna Maria Carolina Marotta
     dei Duchi di Castelnuovo
     nell'affetto
     che vince lo spazio, supera il tempo.



     INDICE

     Prefazione
     Nel crepuscolo della vita
     Sulle rive del Vera
     Ritorno a Rocciano
     Adolescenza inquieta
     Ritorno a Giffoni Vallepiana
     In cammino
     Il bimbo di Oria
     Smarrimento
     Il fondo toccato
     Luci nella tempesta
     Nelle ansie della patria
     Nelle luci della vita
     Oltre la meta
     Pellegrinaggio mistico
     Vita spezzata


     PREFAZIONE

     Madre, queste memorie, scritte nel primo centenario dell'arrivo degli Adamoli nella terra degli Abruzzi, sono dedicate a te, al tuo dolce nome, al tuo luminoso ricordo; a te, che sei stata la più buona delle donne, la più affettuosa delle mogli, la più santa delle madri.
     Non so se nel mondo, in una divina volontà, sia tutto preordinato, o se le umane vicende siano regolate da un cieco destino. So, per quanto mi riguarda, che io nascevo da nobili genitori, e nascevo dove non erano nati gli altri fratelli. So che a me era imposto un nome, storico e armonioso, scelto da quei coloni delle vicine terre, che visitavano, con affettuosa religiosità, la mia culla colorata di celeste, nella campagna di Frondarola, nella casa solitaria, avvolta dai profumi dei fiori, allietata dal canto della primavera. Questo io so, o madre. So anche, allorché l'animo s'apriva attonito alle luci, nell'aurora della vita, che caro mi era e dolce sedere a te vicino; seguire ovunque, ansioso, i tuoi passi; carezzare, felice, il tuo capo dai meravigliosi neri capelli; udire, commosso, la tua meravigliosa voce, nel tuo bel canto; baciare, affettuosamente, il tuo rosso viso.


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Umberto