Federico Adamoli
CRONACA DI UN RAMAIO TERAMANO


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     Con i clienti migliori le forniture sono di una certa consistenza: il barese Scianatico (con il quale il commerciante teramano è costretto a ricorrere alle vie legali a causa di crediti non riscossi) in due diverse spedizioni ha inviato a Teramo circa 5 quintali di rame vecchio, mentre ha ricevuto nel giro di un mese utensili in rame forgiato per circa 8 quintali. Dal cliente pugliese si esige il pagamento in denaro del solo lavoro, cioè la forgiatura (in questo caso regolata a 45 lire il quintale), mentre la differenza tra il rame vecchio ed il rame somministrato viene regolato attraverso altro rame. In questo caso solamente in via secondaria Adamoli accetta il pagamento in denaro per la differenza del rame a debito, in ragione di 45 lire il quintale.

     A titolo esplicativo, per meglio comprendere le modalità di contrattazione e per documentare anche la consistenza delle forniture provenienti dalla rameria di Teramo, si descrive un conto inviato ad uno dei clienti più assidui, Corinto Giacci di Torre de’ Passeri:

     Rame lavorato somministrato al cliente

     DATA DESCRIZIONE FORGIATURA PREZZO/QL IMPORTO
     06-11-1889 - kg. 246.000 rame cavo £ 45 £ 111
     06-01-1890 - kg. 220.700 r. cavo grande £ 50 £ 110:35
     14-01-1890 - kg. 106.000 rame cavo £ 45 £ 45:70
     27-01-1890 - kg. 83.500 rame cavo £ 45 £ 39:60
     23-03-1890 - kg. 811.900 rame cavo £ 45 £ 364:95


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Federico Adamoli