Federico Adamoli
CRONACA DI UN RAMAIO TERAMANO


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Caratteristiche dei rapporti commerciali

     La lettera che apre il copialettere, inviata al cliente Giuseppe Scianatico di Bari (con il quale esiste una pendenza per alcune partite di merce non pagate) evidenzia le modalità con le quali vengono regolate le forniture degli utensili in rame: con i clienti che richiedono consistenti ordinazioni vengono normalmente aperti dei conti di rame. Questo significa che per la fornitura della merce viene corrisposta in denaro la sola forgiatura del rame, mentre il cliente si impegna direttamente a rifornire il rame vecchio, che garantisce alla rameria il necessario approvvigionamento di materia prima (con alcuni clienti viene invece espressamente concordato il cambio per metà con rame vecchio e per metà con mazzoni di rame garantiti al maglio). Il regolamento in denaro viene generalmente rifiutato, anche in considerazione della estrema variabilità del prezzo del rame, e solo nei periodi di sovrabbondanza di materia prima questa modalità viene presa in considerazione dal commerciante teramano.

     Tra coloro che assicurano l'approvvigionamento del rame si trovano un paio di fornitori di materia prima propriamente detti, che assicurano rame di una qualità generalmente migliore: sono la ditta di Giacomo di S. Trevi (sic) di Ancona e la ditta di Gennaro Gravina e fratelli di Napoli; gli altri clienti, generalmente negozianti o ramai che eseguono nel proprio laboratorio la lavorazione dei prodotti usciti allo stato grezzo dalla fonderia, forniscono rame vecchio, costituito in linea di massima da utensili resi inservibili dall'uso.


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Federico Adamoli