Giulio Adamoli
DA S. MARTINO A MENTANA
(Ricordi di un volontario garibaldino)


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     Cenni biografici di Giulio Adamoli

     Giulio Adamoli nasce il 29 febbraio 1840 nel comune varesino di Besozzo (in quei tempi provincia di Como) da Domenico (1813-1876) e Lucia Prinetti. Appena diciottenne, studente universitario a Pavia, è trascinato nell'acceso clima di patriottismo che si respira nella città lombarda, dove egli si lega in una durevole amicizia a Benedetto Cairoli e alla patriottica famiglia di questi. Appassionatosi alla causa risorgimentale, incoraggiato ed aiutato dai propri genitori giunge a Genova dove in vista della imminente campagna di guerra si arruola volontario nel marzo 1859, aspirando a parteciparvi come bersagliere; per l'alta statura viene tuttavia immesso nel primo reggimento dei "Granatieri di Sardegna", per il quale combatte valorosamente a San Martino.

     Nel successivo gennaio 1860 raggiunge Garibaldi in Sicilia, rassegnando le dimissioni dall'esercito con il grado di sottotenente; quivi partecipa alla campagna sul Volturno, mettendosi in luce nelle battaglie di S. Leucio e S. Angelo ed ottenendo la promozione a capitano. Al termine della spedizione rientra momentaneamente nella vita civile, lavorando in qualità di ingegnere alla costruzione della ferrovia Milano-Pavia.
     I nuovi rigurgiti risorgimentali lo richiamano in prima linea: nella primavera del 1862 Garibaldi, alloggiato in casa Adamoli prima della partenza per il meridione, lo invita personalmente a seguirlo in Aspromonte insieme al padre. Nel 1866 si guadagna invece la medaglia d'argento combattendo con il battaglione dei bersaglieri lombardi a Vezza d'Oglio.


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Umberto