Umberto Adamoli
L'ANGELO DEL GRAN SASSO
(Dramma storico in quattro atti)


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     Non aspetto per partire, verso un convento di Passionisti, che il vostro consenso.

     SANTE

     Non posso, figliuolo, non esprimere tutto il mio rammarico, per quanto hai fatto, senza nulla dire a tuo padre. Avremmo esaminato il caso con più calma, con maggiore ponderazione. Non sempre gli atti affrettati giungono a conclusioni felici.
     E poi, e poi. Sai come vivono i Passionisti? No, no. Non posso aderire al tuo desiderio.

     FRANCESCO
     Grande è la mia devozione per voi, padre. Ma sento che non mi è possibile recedere dal nuovo cammino. Né posso rinunciare all'ordine prescelto, il solo che possa dare pace alla mia anima traviata e travagliata. Aspetto, quindi, con fiducia il vostro assenso, la vostra benedizione.

     (A questo punto Francesco, chiesto permesso, si allontana per un momento)



     SCENA QUARTA

     SANTE
     (Rimasto solo, torna a guardare l'albo, mestamente; ma poco dopo, accompagnati da Pacifica, entrano Filippo, Giovannetti e Pietro Parenzi. Sante si alza e va loro incontro con evidenti segni di gradimento)
     Giungete a buon punto, miei buoni ragazzi. Tra poco Francesco tornerà. Appunto, affido questo mio figlio alla vostra attenzione, alle vostre cure. Da quando ha perduta la sorella, con la sua condotta, mi dà molto da pensare. E' sempre chiuso in sè, spesso divaga, nei suoi discorsi. Tanto un tempo era amante di chiasso, quanto oggi di silenzio.

     GIOVANNETTI
     E' vero. Anche con noi non è più quello di una volta. Ma penseremo noi a rimettere nella festosità, nella gioia del vivere il nostro Checchino.


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Umberto