Umberto Adamoli
L'ANGELO DEL GRAN SASSO
(Dramma storico in quattro atti)


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     SANTE
     Questo no. Quantunque devoto, non ha mai dimostrato vocazione per il sacerdozio. Ama troppo la vita e ha tenerezze per una cara fanciulla.

     PACIFICA
     Per Elisa Pennacchietti?

     SANTE
     Per l'appunto. Essa potrebbe riportare, con la sua bontà, un po' di luce in questa casa.

     PACIFICA
     Se così fosse! Io ne dubito. Spesso Francesco va a intrattenersi con padre Bompiani; spesso sale sulla montagna, per conversare con l'eremita di Cesi. Che significano queste visite?
     SANTE
     Se avesse davvero l'intenzione d'un eventuale ritiro dal mondo, non gli darei il mio consenso. E che di questa casa vogliamo fare proprio un convento?


     SCENA SECONDA

     (S'ode un passo. Poco dopo entra Francesco. Sante si ritira)

     PACIFICA
     Su su, mio caro figliuolo, risolleva lo spirito. Anch'io ho pianto, ho gridato, ho inveito non so contro chi, ma una voce, che ho sentito risuonare nel mio animo, m'ha richiamato a più religiose considerazioni. Se il Signore ha voluto così, sia fatta in volontà del Signore. Mi vado, quindi, nella necessaria rassegnazione, asciugando le lagrime. Vuol dire che un altro dei nostri angeli è in cielo a pregare per noi. E noi dobbiamo tornare a pensare, come un dovere, alle cose di quaggiù.

     Vi sono in questa casa, rimasta quasi vuota, tante memorie da conservare, tanti fiori da coltivare, tanti affetti da tenere accesi. Tu, nella pia sottomissione, dovrai rimanere in questo santuario, per continuarvi il culto, pure sacro, della famiglia.

     FRANCESCO
     Buona è la vostra parola, e saggia, come sempre; ma molte cose non confanno più, per le mutate condizioni, al mio spirito.


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Umberto