Umberto Adamoli
L'ANGELO DEL GRAN SASSO
(Dramma storico in quattro atti)


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[Indice]

     Le ragioni? Iddio solo lo sa.

     PACIFICA
     Lasciate che anch'io, povera donna, dica la mia parola. La pace scenderà sulla terra quando gli uomini tutti, vinte, nel loro libero arbitrio, le forze del male, avranno imparato a vivere secondo le leggi divine.




     PARENZI
     Saggia la parola della buona Pacifica. Ma intanto scendiamo nel giardino a seguire, con le più liete speranze, il corso naturale degli eventi Dico bene?...

     (Escono, mentre sotto è stato ripreso il suono e il canto)

     PACIFICA
     (che è rimasta sola, scuotendo il capo)
     Sempre strana la vita!

     CALA LA TELA


     A T T O T E R Z O

     SCENA PRIMA

     Ancora nella casa di Sante Possenti, nella stessa sala del primo atto, dopo qualche mese. Sante, vestito a lutto, seduto vicino al tavolo, sfoglia lentamente un albo. Di fronte è seduta Pacifica come curva sotto il peso d'un dolore.


     SANTE
     (dopo aver sfogliato per un po' l'albo)
     Ancora una tomba si è aperta per i nati di questa casa, ancora una effigie si è aggiunta alle altre dei cari scomparsi. Eccoli qui, l'uno vicino all'altro, con la loro epigrafe d'amore e di dolore. In alto, nella freschezza ancora degli anni, l'immagine dolce della santa madre: in basso, ultima in ordine di tempo, Maria Luisa, fiore ancora di giardino.
     Devi convenire, mia buona Pacifica, che perfido è stato con me il destino. Dovrei maledire, come lo maledisse il grande biblico paziente, il giorno della mia nascita? Il Signore, nella sua misericordia, perdonerà le mie parole e le lagrime che scendono, con sgomento, a unirsi al sangue che sgorga dal cuore, ferito a morte.


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Umberto