Umberto Adamoli
TEMPO NUOVO
(Dramma in tre atti)


Pagina 15
1-5- 10-15- 20-25

[Indice]


     TOMMASO - (rivolto a Pietro) Che ne dici?

     PIETRO - E' una delle vostre: un'altra serva pagata.

     DONNA - (infuriata pių che mai si avvicina a Pietro in atteggiamento aggressivo, con i pugni in aria) Come, come? Io serva pagata... Io...

     FILIPPO - (si frappone tra i due, per evitare l'alterco, ripetendo): Calma, calma.

     DONNA - (nella sua minaccia, risolutamente) Voglio cavare gli occhi a costui; gli occhi gli voglio cavare.

     (Altri operai giungono frattanto gridando nella confusione)

     Sciopero. Sciopero.

     TOMMASO - (ironico) Evviva il tempo nuovo.


     SIPARIO



     ATTO TERZO

     QUADRO PRIMO


     Nello stesso salottino del primo atto. All'aprirsi del sipario i fratelli Mario e Renato, presente l'amico Aldo, sono in animata discussione.


     SCENA PRIMA

     RENATO - (in piedi, agitato, mentre gli altri due seduti ascoltano) Vi sono individui, amico Aldo, che vengono al mondo per rappresentare le occulte forze del male. Questo mio fratello, con la mente annebbiata, č un figlio di tali forze.


     MARIO - Io?

     RENATO - Sė tu, che hai gettato lo scompiglio in questa casa e avvelenata l'esistenza ai nostri genitori.

     MARIO - La solita stupida storia.

     RENATO - Come? Ripeti.

     MARIO - Sė, stupida storia che ormai non convince pių nessuno. Il mondo cammina, caro mio, e ognuno deve adattarsi alla evoluzione che avvolge e cielo e terra e ogni cosa creata.

     RENATO - E vi manda all'inferno, seminatori d'odio. Perdona, amico Aldo. Una ventata dell'oriente ha pure sconvolto l'armonia, la pace della nostra famiglia.

     ALDO - Ne sono proprio rammaricato. Certo, viviamo in un tempo oscuro. Non si sa dove andremo a finire.


[Pagina Precedente] - [Indice] - [Pagina Successiva]

Umberto