Umberto Adamoli
L'ANGELO DEL GRAN SASSO
(Dramma storico in quattro atti)


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     PACIFICA
     Sei già sulla buona via...

     FRANCESCO
     ...della salvazione. Non ti nascondo, però, che da qualche tempo strane visioni, come sogni, si succedono nel mio spirito, acceso di cielo. Avvengono fatti nella vita che gettano luci, nel mistero che la circonda.

     PACIFICA
     Raccontami qualche cosa di queste visioni.

     FRANCESCO
     L'altro giorno, nel bosco dalle innumerevoli voci, un delizioso assopimento avvolse l'animo mio commosso. In quell'assopimento mi parve di vedere un carro infiorato, con una sacra urna, che muoveva dal chiostro fatidico, seguito, come in processione, da Passionisti e da gente numerosa. Lungo il cammino altra gente accorreva a far ala al carro, a venerare l'urna. E andava il sacro carro; andava lento, solenne tra le valli, i poggi, la campagna fiorita della primavera in festa. Andava il carro, colmo di fiori, sorvolato da angeli in festa, dalla montagna al mare.

     Il sole scendeva, splendido, in un fuoco di gloria. Calava la notte. Giovani e fanciulle apparivano, come d'incanto, con fiaccole accese, a folte schiere, dietro, ai fianchi, avanti al carro, nella marcia gloriosa. E musica s'udiva nella notte e canti. E cantavano: presso il carro il clero; nelle siepi gli usignuoli; sulla strada le fanciulle; nell'aria gli angioli melodiosi.
     Un Passionista in mitra, dall'aspetto serafico, accompagnava il carro, della sacra urna, nel cammino luminoso.
     In quell'apoteosi si sentiva vibrare l'anima di popolazioni sterminate in tutta la sua meravigliosa, profonda fede.





     PACIFICA
     Mi hai toccato, con la tua visione, il cuore.


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Umberto