Umberto Adamoli
VEGLIA AL CONFINE
(Dramma in quattro atti)


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     2° FINANZIERE - A fare il sarto?

     1° FINANZIERE - Qualche cosa farò.

     2° FINANZIERE - Io resto. Questa vita quasi romantica, s'adatta al mio spirito assetato d'avventure e di solitudine.

     1° FINANZIERE - Vita da eremita e peggio.

     2° FINANZIERE - I soli che capivano la poesia degli spechi e del silenzio. E' davvero bello vivere su queste alture, vicino al cielo, lontano dalle cattiverie del mondo.

     1° FINANZIERE - Non tanto. Mi sai tu dire che cosa avviene in questi giorno intorno a noi? Io non mi ci raccapezzo più. Ordini, contro-ordini, spostamenti di qua, spostamenti di là. Vi è nell'aria rumore di tempesta.

     2° FINANZIERE - Anch'io in tutto questo movimento non ci vedo chiaro. Da ventiquattro ore aspettiamo ordini e questi ordini non arrivano e la neve continua a cadere, a ricamare, nei rami e nei cespugli, morbidi trine.


     1° FINANZIERE - Questa volta credo che il brigadiere vada preparando qualche cosa di grosso. La caserma da ieri è rimasta vuota. Una pattuglia di qua; un'altra pattuglia di là. Voi fatevi vedere; voialtri no, anche se la neve vi dovesse coprire. Credo che la rete sia stata abilmente tesa.

     2° FINANZIERE - Stiamo a vedere. Conviene intanto tenere gli occhi bene aperti.

     1° FINANZIERE - (che guarda col binocolo in basso) Oh! Oh!... Mi sembra di vedere un uomo laggiù, appoggiato a un albero, come in vedetta.

     2° FINANZIERE - Dei nostri?

     1° FINANZIERE - Non mi sembra.

     2° FINANZIERE - (che guarda anche lui col binocolo) No, non è dei nostri. (Guarda verso l'altro) Nessuno lassù.

     1° FINANZIERE - (che vi guarda pure lui col binocolo) Mi sembra di vedere invece una testa, dietro una roccia, sotto Colmaregia.


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Umberto