Umberto Adamoli
VEGLIA AL CONFINE
(Dramma in quattro atti)


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     OSTE - Esagerare? Sentite come tratta il danaro. Viaggiava tempo fa in piroscafo, sul nostro lago, e parlava con un inglese. Costui, prima di scendere a Porlezza, con infelice idea, ritenendo gli italiani tutti pezzenti, pose nelle sue mani una bella moneta d'oro. La riaveva, con violenza, sulla faccia. Che ne dite?

     2° CONTRABBANDIERE - Fece molto bene, che gli inglesi, nella loro superbia, credono di essere i padroni del mondo. Ma noi siamo italiani e dobbiamo vivere, in qualunque modo.

     3° CONTRABBANDIERE - E una notte o l'altra, se continua a incrudelire contro di noi...

     OSTE - Voi non farete niente. Piuttosto se non pił vi riesce a passare a Oria, andate, per i vostri sconfinamenti, dalla parte di Seghebbia, Buggiolo, Cavargna.

     1° CONTRABBANDIERE - Troppo pericolose quelle linee, sparse di croci: pericolose come la linea di Dossoliro, dove l'altro giorno, come sapete, caddero, travolti dalla valanga, cinque finanzieri.


     OSTE - Eroi oscuri del dovere.

     2° CONTRABBANDIERE - Eh... eh... amico. Mi pare che tu abbia troppa simpatia per la burlanda...

     OSTE - Un po' di onestą, anche se non in regola con le leggi, non fa male.

     3° CONTRABBANDIERE - Oscuri eroi! Non esageriamo. Per me sono sempre dei ruba-sac e che el crepan tutti.

     2° CONTRABBANDIERE - Chi ci ripagherą, dopo tanta fatica e tanti pericoli, della perdita di questa sera? E mentre noi siamo qui, con i nostri lamenti, i tuoi oscuri eroi, (rivolgendosi all'oste) come sempre fanno, festeggiano la loro vittoria. Maledetti.

     (In questo momento s'ode bussare. Tutti si guardano con ansia).


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Umberto