Umberto Adamoli
VEGLIA AL CONFINE
(Dramma in quattro atti)


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     SCENA PRIMA

     OSTE - (vecchio contrabbandiere a riposo, avvicinandosi) E' andata male... eh... questa volta.

     1° CONTRABBANDIERE - Eh sì. E' andata male... Maledetti... Eppure nell'altezza della neve, nella violenza della bufera, nell'oscurità della notte, pareva sicuro il passaggio.

     2° CONTRABBANDIERE - Che il Bin ci abbia tradito? Parla troppo con le guardie.

     3° CONTRABBANDIERE - Parla per avere le loro confidenze, nel nostro interesse. Abbiamo di lui sicure prove di fedeltà. Non vive poi di noi?

     OSTE - Il Bin non tradisce. Lo conosco bene.

     2° CONTRABBANDIERE - E allora?

     1 CONTRABBANDIERE - E allora io vi dico che da quando è giunto a Oria quel maledetto sbarbatello di brigadiere, che, per la giovane età, chiamato Bimbo, su quel confine non è più facile passare.


     3° CONTRABBANDIERE - Bimbo! Altro che Bimbo. E' un mostro. Non rammentate quando da solo affrontò quindici bergamaschi che ritenevano facile il varco sulla linea di Oria?

     OSTE - Ma non avevate preso le solite cautele... le solite...

     1° CONTRABBANDIERE - Ma sì. Tutto il giorno, pur con tanta neve, uno dei nostri era rimasto su un picco a spiare le mosse delle guardie. Non vi era sulla linea, dal Fontanin a Colmaregia, che una sola pattuglia, ben tenuta d'occhio. Sull'imbrunire se ne vide lo spostamento. Quindi, piena sicurezza. Tuttavia per maggiore tranquillità, secondo i nostri usi, fu mandato avanti l'esploratore e dopo qualche minuti altri due dei nostri, ma carichi.

     OSTE - Tattica di ottima scuola.

     2° CONTRABBANDIERE - Della nostra scuola. I contrabbandieri del comasco sono i più scaltri.


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Umberto