Se mi salvo la vita è un caso .
Diario di Guerra di Antonio Adamoli (1916-1918)

a cura di Federico Adamoli


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[stesura originale] - [adattamento] - [immagine]

Mattino del 15 - Sveglia, caffè e si va a cercare altri 6 che mancano ancora. Totale morti 23 e feriti 9. Difficile guarirli, molto rovinati, anzi al momento 1 morto. Trovati altri 2 morti. Partenza dei miei compagni n. 20 al rifugio Garibaldi.
16 - Sveglia, caffè. Partenza alle 7 per la seconda piazzola, per trasportare i viveri al collo al lago scuro. Fatto un viaggio.
17 - Ho fatto il caffè, io cuciniere. Ho domandato ai lavoratori delle baracche che ci sono. Mi dissero che costano £ 65 al metro quadrato, e questa sarebbe 82 metri. Neve forte, paura valanghe.
18 - Ho fatto il caffè. E' venuta una valanga non tanto forte. Ho fatto due viaggi alla teleferica. Sempre tempo brutto. Ho sparato al cervo e ho sbagliato. Alla sera sono stato molto male, mi veniva fastidio. Ho dovuto alzarmi a fare il caffè. Sempre neve.
19 - Ho fatto il caffè. Ho dato la caccia ai pidocchi perché non ne potevo più. Tempo discreto. Sempre viveri di riserva.
20 - Come sopra, ma la teleferica non va bene. Mi han mandato viveri per un mese, per 16 uomini.
21 - Ho fatto tre viaggi con la teleferica. Mi han dato 6 uomini di rinforzo.
22 - Ho lavorato forte, senza poter fare un viaggio. Sono arrivati gli ufficiali a verificare il bragher della corda. Han dovuto persuadersi che non va bene. Tempo bello. Vediamo se domani mi mandano a basso. I pidocchi mi mangiano.