Se mi salvo la vita è un caso .
Diario di Guerra di Antonio Adamoli (1916-1918)

a cura di Federico Adamoli


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[stesura originale] - [adattamento] - [immagine]

2 - A mezzogiorno è arrivato un plotone di soldati con badili e corde, facendo strada. Così abbiamo potuto andar a prendere i viveri senza però cucinarli per la neve che viene. La notte è stata barbara essendo di vedetta per tre ore; ho avuto circa 30 cent. di neve sopra, che nessuno poteva dire che sotto ci stava Tony. Tutta la notte sparano i cannoni.
3 - Sempre cattivo tempo. La neve misura alla mia altezza. Il 2 una squadra di soldati che portava i viveri, una valanga li trascinavano a basso lasciando uno morto ed uno senza testicoli, e gli altri 7 leggermente feriti.
Sempre 3. A mezzogiorno i cannoni sempre tuonano.
3 - Dopo mezzogiorno un pessimo tempo con tormenta, con il mio solito mal di testa che mi è durato 18 ore, e che non potevo più resistere. In più, dal soffrire del servizio ho avuto anche questo, mi è persino venuto nella mente di uccidermi con un colpo di fucile. Alla sera abbiamo avuto una buona nuova, che il giorno 4 si ha di sicuro il cambio, e così è venuta la notte. L'ho passata malissimo ma con la speranza del cambio. E' venuto giorno senza far servizio, che han poi fatto i miei compagni.
4 - Al mattino passato il mal di testa. Tempo discreto. Attendiamo il cambio dopo mezzogiorno. A mezzogiorno passato arriva l'ordine che non c'è il cambio, quindi con rassegnazione abbiam dovuto metterci all'opera con badili a spalar alla meglio la neve, per poter resistere ancora il tempo per sino a che mi viene il cambio.
La notte freddo e vento, però ho resistito, che ho fatto 6 ore e mezzo di sentinella senza essere cambiato. Mi han mandato un cappotto nuovo di pel di pecora (ne ho preso l'indirizzo da quanto è bello) e tiene caldo.