Se mi salvo la vita è un caso .
Diario di Guerra di Antonio Adamoli (1916-1918)

a cura di Federico Adamoli


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[stesura originale] - [adattamento] - [immagine]

Scarso fuoco dai nostri fucili. La notte avevo la neve 30 cent. sopra il petto. I cannoni tuonarono tutta la notte.
30 - Sempre cattivo tempo, nebbia, vento e neve. Si sta aspettando l'assalto al rifugio Mandrone. Giornata gramissima. Bombardamento tutto il giorno. Alla sera alle 7 incominciarono l'attacco sino alle 10. E' stato un diluvio di proiettili, e i piccoli posti sempre fermi al loro posto, con vento, neve, nebbia che non si vede 5 metri avanti. Un freddo che i corpi umani sembra impossibile sopportare, e tutti bagnati.
Il bombardamento continua tutta la notte, e il mattino si fa più forte. Da tutte le parti della valle tuonano cannoni di tutti i calibri. Ora si aspetta l'esito ai Monticelli.
31 - Bombardamento sino mezzogiorno. L'esito ai Monticelli non ho ancora potuto saperlo. A motivo della gran neve non si ha potuto avere né viveri e nessuna comunicazione con il battaglione. Nella dimostrazione fatta da noi il 30 notte è rimasto morto uno da una palla sulla fronte, ed un altro andava a picco in un burrone per ben 500 metri, e poco dopo spirava.

Novembre 1917

1 9bre - Neve in abbondanza, giorno dei morti, vediamo la morte. Siamo bloccati dalla quantità di neve. Si aspetta l'aiuto per liberarci, perché non possiamo più muoverci. La nostra tana (o dimora) non si può più abitarla a motivo d'essere scagliata e coperta con telo da tenda che il vento [...] tormenta. Mi è passata tutta la neve nelle pareti a sfiziarmi dentro. Ora aspettiamo il soccorso della compagnia, o la morte.