Lettere della Guerra dall'epistolario di famiglia

Dal 25 luglio 1943 alla liberazione, lettere di civili e militari

a cura di Federico Adamoli



01/06/1944, Salvatore Rizzacasa, Roma

      Tribunale Superiore
      delle Acque Pubbliche
      Il Presidente

      
      Roma 1° giugno 1944
      
      Caro Umberto.
      Scrivo la presente con la speranza di affidarla (inclusa nella lettera a Gelasio) al conducente del camion che, a quanto mi è stato detto stamane, forse partirebbe questa sera per Teramo. Vuol dire che se l'automezzo non partirà, la lettera resterà ancora presso di me a tempo indeterminato. Purtroppo, a questo ci conduce l'attuale situazione, dalla quale speriamo di uscire al più presto!
      Ed anzitutto, ti esprimo la mia gratitudine per aver sollecitamente girato la mia preghiera al caro Gelasio, dal quale ho già ricevuto tre pacchi ed altri spero di riceverne, date le grandi ristrettezze in cui continuiamo a dibatterci qua, dal punto di vista alimentare. La fortuna, per me, è che Gelasio dispone di molte conoscenze, per mezzo delle quali può riuscire a procurarsi delle derrate anche nella penuria che si fa avvertire costà per effetto de' razziatori d'ogni genere che già da tempo percorrono le campagne di Teramo.
      Devo poi manifestarti i miei sentimenti di ammirazione per le prove di abnegazione che continuamente stai dando nell'interesse della popolazione, in un posto così difficile e in momenti così calamitosi. Nessun altri all'infuori di te avrebbe potuto assolvere il compito di sobbarcarsi alla grave soma, e nel compiacermi vivamente con te, voglio augurarti che non ti venga mai meno la riconoscenza della cittadinanza e delle autorità.
      Un terzo obietto della presente è di esprimerti anche la mia gratitudine per quanto hai fatto nell'interesse di mio nipote Mario Elisio, al quale (come mi si fa conoscere dal fratello) hai procurato un buon posto. Ti prego anzi di farmi conoscere, a mezzo di Gelasio, il suo preciso indirizzo, affinché io possa fargli pervenire i miei saluti.
      Inutile dirti che anche noi abbiamo sempre il nostalgico ricordo delle scampagnate di Silvi e de' piacevoli ritrovi nella tua casa accogliente, che sento con dolore essere stata bombardata.
      Con tanti saluti per te, per Clarice e per la Sig.na Irma, anche da parte de' miei, mi dico
      tuo aff.mo
      Salvatore [Rizzacasa]