Lettere della Guerra dall'epistolario di famiglia

Dal 25 luglio 1943 alla liberazione, lettere di civili e militari

a cura di Federico Adamoli



15/05/1944, Salvatore Rizzacasa, Roma

      Tribunale Superiore
      delle Acque Pubbliche
      Il Presidente

      
      Roma, Piazza Verbano 16
      15 maggio 1944
      (Tel. 867 527)
      
      Carissimo Umberto,
      Sono in gran pensiero, per non aver avuto da te alcuna risposta alla mia di 15 giorni fa. Anche se tu non vuoi o non puoi favorirmi, fammi il piacere di mandarmi una rigo di risposta a mezzo dell'autista latore della presente, affinché, nella negativa, io possa rivolgermi eventualmente altrove. Sappi che qua si muore dalla fame, essendo il possesso delle carte annonarie ridotto a una lustra, non distribuendosi più da mesi né pasta né riso né olio, mentre la razione giornaliera del pane è di 100 grammi, come sai, sicché ha buon gioco l'imperversare della borsa nera, ove, per dirne una, la farina è quotata ora a £. 220 il Kg. (£. 22000 al quint.!) lo zucchero a £. 400 il Kg., le patate a £. 65... ecc.
      Ti raccomando perciò di venire presto in nostro soccorso, con una prima spedizione al mio indirizzo di parte de' generi di cui nella mia precedente lettera.
      Funziona ora in pieno il servizio trasporto merci, ove tu non voglia servirti dell'autocorriera passeggieri. Di solito son due camions alla settimana che vengono. Mi è stato detto che né nell'autocorriera né nella vettura merci aprono i colli al posto di blocco di qua per verificarne il contenuto. Ad ogni modo, per tutte le modalità attinenti alla spedizione e per ogni opportuno consiglio circa la dichiarazione di contenuto da apporre alla medesima (anche una dichiar.ne di semplici indumenti) potresti far capo alla sede locale dell'I.N.T. (Istituto Naz. Trasporti), della quale è direttore, se mal non ho compreso, il Dott. Natiello. Siccome qua l'I.N.T. non fa servizio a domicilio, potresti (ad evitarmi di andare infruttuosamente a chiedere informazioni all'Ufficio, come ho fatto più volte sinora) segnare sull'indirizzo il n. del mio telefono, sopra indicato, perché in tal caso mi darebbero telefonicamente notizia dell'arrivo del collo.
      E con rinnovati ringraziamenti e saluti per tutti, da parte di tutti noi altri, ti abbraccio cordialmente.
      Tuo aff.mo Salvatore [Rizzacasa]