Giovanni Adamoli
L'allineamento monetario dell'ottobre 1936


Pagina 142 di 189       

%


     5% sulla parte di redditi distribuiti oltre il 6 e fino al 7% del capitale versato e delle riserve risultanti dal bilancio
     10% sulla parte dei redditi distribuiti oltre il 7 e fino all'8%
     25% sulla parte dei redditi distribuiti oltre l'8 e fino al 10%
     35% sulla parte dei redditi distribuiti oltre 10 e fino al 12%
     60% oltre 12%.
     Tale imposta si applica soltanto sui redditi distribuiti, mentre ne sono esenti gli accantonamenti a riserva, e ciò al preciso scopo di rafforzare la consistenza patrimoniale delle società e l'organismo produttivo del paese.
     Dalla imposta sono tassativamente esclusi gli utili derivanti da attività esplicate nello Colonie e Possedimenti, in considerazione del maggiori rischi che ivi possono incontrare, e dell'interesse nazionale a promuovere iniziative dirette allo sviluppo economico dell'Impero.

3) Effetti dell'allineamento in un regime libero e nell'economia corporativa.

     Per mettere a raffronto gli effetti dell'allineamento in un regime libero e nell'economia corporativa, espongo quanto è avvenuto in Francia ed in Italia dopo gli allineamenti rispettivamente del 25 settembre e del 5 ottobre.

a) Effetti in Francia

     Con l'allineamento monetario il Governo francese mirava a due risultati principali: fare affluire sui mercati finanziari, liberati dalla minaccia della svalutazione, i cinquanta miliardi tesaurizzati dai risparmiatori paurosi; adeguare i prezzi interni a quelli mondiali.