Giovanni Adamoli
L'allineamento monetario dell'ottobre 1936


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Capitolo Secondo

Effetti della svalutazione del dollaro


Situazione economica alla fine di giugno 1935

     L'indice delle quotazioni dei valori industriali della Borsa di New York, è salito da 50 nella primavera del 1953 a 120 al 25 giugno 1935.
     Per contro l'indice delle quotazioni dei valori ferroviari è salito solo da una media di circa 26 della primavera 1933, a una media di 32 nel giugno 1935.
     I prezzi interni all'ingrosso sono passati da una media dell'80% a 127% (maggio 1935).
     L'indice dei prezzi dei prodotti agricoli è salito da nella primavera del 1933 a 103 nel settembre 1934. L'indice dell'attività nelle industrie è salita dal 58% del normale, quale era nella primavera del 1933, al1'82% in giugno 1935.
     L'indice dell'occupazione nelle fabbriche, che era disceso al 47% del 1932, salì al 66% nel gennaio del 1934 ed al 71% nel dicembre 1934.
     La produzione delle automobili che fu di 1.365.000 unità nel 1932 è stata di 2.700.000 unità nell'anno 1934 e si calcolò nel 1935 il raggiungimento di 3.500.000 unità, cioè il massimo dal 1929.
     Il bollettino dell'Ufficio Statistica delle Federal Reserve Board, apparso alla fine di giugno 1935 comunica:
     1) L'attività media generale degli affari nei primi 4 mesi dal corrente anno (1935) è stata del 7% superiore al corrispondente periodo del 1934.
     2) Il reddito nazionale globale è stato il massimo raggiunto negli ultimi cinque anni.
     3) I depositi nelle banche sono aumentati di un miliardo di dollari dal principio di quest'anno.
     4) Le costruzioni di case per abitazione sono in sensibile aumento.
     5) I nuovi investimenti in titoli nel primo quadrimestre del 1935 hanno sorpassato di un miliardo di dollari i nuovi investimenti dello stesso periodo dell'anno precedente.
     L'autorizzazione del Presidente di ridurre il valore del dollaro fino al 50%, e cioè di un altro 9,06 % rimane tuttora, e questo getta una nota di incertezza sul valore finale della moneta. La stabilizzazione secondo taluni non portò, data la forma nella quale venne effettuata e il dubbio di un eventuale ritocco, quell'elemento di sicurezza che è essenziale a una sostenuta ripresa d'affari, sopratutto nella produzione di beni immobiliari. Giudicando però dalle dichiarazioni di Mr. H. Morgenthan, segretario della Tesoreria Americana, nonché dalle dichiarazioni della Delegazione Americana al Congresso Internazionale delle Camere di Commercio, tenutosi a Parigi nel giugno 19351 sembra: che il criterio di un dollaro scalare sia stato definitivamente abbandonato e che gli Stati Uni si siano ora disposti a togliere ogni dubbio in proposito, mediante una definitiva stabilizzazione del dollaro sulla base attuale, semprechè l'Inghilterra sia essa pure disposta a stabilizzare definitivamente la sterlina. Ma l'Inghilterra, che ai primi di luglio del 1933 insisteva per una pronta stabilizzazione generale non sembrava nel 1935 disposta ad accettare gli approcci del Governo Americano sintantoché la questione dei debiti di guerra con gli Stati Uniti non fossa stata definitivamente risolta e finché non avessero avuto luogo le elezioni generali.