Giovanni Adamoli
L'allineamento monetario dell'ottobre 1936


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     Possiamo ora rivolgerci la domanda: La svalutazione del dollaro fu inevitabile? Non sembra. Bastava avere la tenacia d'attendere il naturale ritorno verso l'equilibrio. Se alla fine di marzo (1933), quando il panico era superato, la Banca Federale era riuscita nello spazio di quindici giorni, a riprendere tutto l'oro che aveva perso in tre mesi, gli Stati Uniti avessero avuto la volontà di ritornare senza indugio, sia pure colle dovute cautele, alla convertibilità del biglietto intanto che il dollaro non perdeva che una piccola frazione, il piccolo boom dell'estate 1933 non sarebbe probabilmente avvenuto, ma con esso, la nuova depressione del susseguente autunno sarebbe stata evitata. La ripresa economica sarebbe stata allora probabilmente assai più lenta, ma avrebbe dovuto prodursi egualmente, per quelle forze imponderabili, che tendono sempre a riportare l'economia verso la normalità dopo una depressione purché tali forze siano lasciate libere d'adeguarsi alle nuove condizioni. Nella situazione dell'autunno 1933, con un deprezzamento superiore al 30%, era già troppo tardi. E' ora altrettanto difficile il provare che la svalutazione ha raggiunto lo scopo, che essa fu il solo mezzo a disposizione, quanto è difficile il provare il contrario.