Giovanni Adamoli
L'allineamento monetario dell'ottobre 1936


Pagina 9 di 189       

%


     Il ritorno allo stato di sanità o "normalità" monetaria dopo le vicende belliche e post-belliche, è avvenuto per vie diverse da parte del diversi paesi, e cioè mediante il ritorno della moneta svalutata all'antica equivalenza aurea; mediante l'arresto della svalutazione e la determinazione di una nuova equivalenza aurea inferiore all'antica, mediante l'abbandono della vecchia moneta, eccessivamente svalutata, e la istituzione di una nuora moneta con l'equivalenza aurea stabile.
     Diciotto paesi riuscirono ad arginare l'iniziata svalutazione della loro moneta, ritornando, attraverso una rivalutazione alla primitiva equivalenza aurea, salvo, il più o meno diminuito potere d'acquisto dell'oro rispetto agli altri beni. Tali paesi, secondo l'ordine cronologico della rivalutazione furono:

     1923: Venezuela, Columbia.
     1924: Svezia.
     1925: Gran Bretagna, Siam, Olanda, Indie Olandesi, Australia, Nuova Zelanda, Unione Sud-Africana, Svizzera, Egitto.
     1926: Canadà.
     1927: Danimarca, Argentina, Uruguay.
     1928: Norvegia.
     1930: Giappone.

     Diciassette Stati riuscirono a fermare la svalutazione delle loro monete, e, adattandosi a sanzionare la svalutazione di fatto già avvenuta, adottarono una nuova unità monetaria, avente una equivalenza aurea inferiore a quella dell'antica. Tali Stati, egualmente disposti in ordine cronologico secondo la data dell'istituzione della nuova unità monetaria furono:

     1922: Costarica.
     1925: Guatemala, Cile, Finlandia.
     1926: Belgio, Lussemburgo, Brasile.
     1927: Italia, Equatore, India.
     1928: Grecia, Francia, Bolivia, Bulgaria.