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Il re sta al centro della manovra, poiché aveva motivo di pensare che la vittoria strappata o conquistata dal Fascismo lo avrebbe ancora diminuito. Da vent'anni egli aspettava l'occasione propizia. Aspettava che si determinasse quello stato d'animo, quella emozione popolare e universale che a un certo momento deflagra con un semplice gesto. Con l'avvento di Scorza, il Partito aveva in progetto di riprendere in mano la situazione. Gli esordi furono buoni. La direttiva era quella di "evocare" la monarchia perché uscisse dall'ombra prudenziale e speculatrice nella quale si teneva e di guadagnarsi l'appoggio delle forze ecclesiastiche. Tutto questo legato a una selezione dei ranghi; ad alcune innovazioni di carattere sociale; rotazione di uomini nei Comandi politici e militari. Opera che avrebbe dovuto svolgersi durante un periodo di relativa tranquillità, mentre gli avvenimenti bellici la scavalcavano incessantemente. |