Umberto Adamoli 'Giusto tra le Nazioni'
(7 dicembre 2023)

       Quando nell'aprile 2014 il Comune di Teramo volle tributare il giusto riconoscimento alla figura di Umberto Adamoli per il nobile gesto compiuto a salvaguardia della vita del nutrito gruppo di ebrei triestini presenti sul territorio comunale durante la Shoah, salvati così dalla deportazione nazista, il Sindaco Maurizio Brucchi nel corso della manifestazione commemorativa “Umberto Adamoli il Podestà che salvò gli ebrei” lanciò ufficialmente per la prima volta la proposta di avviare l'iter per l'attribuzione del riconoscimento di “Giusto Tra le Nazioni”. Alla manifestazione era presente anche il Dottor Daniel Vogelmann, ebreo, scrittore ed editore della casa editrice La Giuntina di Firenze, il quale appoggiò con convinzione la proposta del Sindaco pur sottolineandone l'estrema difficoltà di riuscita.
       Da quel giorno sono passati diversi anni e purtroppo la nobile iniziativa si arenò dopo qualche timido passo. Tutto passò così nel dimenticatoio, anche se negli anni successivi non mancarono belle iniziative svolte in onore del Podestà Adamoli anche fuori dagli ambiti locali. Arrivò il 2021 e un bel giorno venni contattato dalla Dottoressa Paola Fargion, la quale mi riferì che nel corso di una ricerca svolta su internet si era imbattuta nel nome di Umberto Adamoli, del quale apprese tutto ciò che lo aveva riguardato nel periodo dell'occupazione nazista. La dottoressa Fargion, già funzionaria delle Nazioni Unite e scrittrice di narrativa ebraica impegnata da anni su Memoria della Salvezza e Shoah a livello nazionale ed internazionale, insieme al marito Meir Polacco, professore in pensione e traduttore giurato di lingua ebraica accreditato presso l'Ambasciata di Israele in Italia, da anni si occupa con dedizione, competenza e passione della ricerca di testimonianze a favore dei tanti cittadini italiani ancora dimenticati e non onorati che hanno contribuito a proteggere, nascondere e salvare ebrei durante il periodo delle persecuzioni nazifasciste. Tra i tanti la loro attenzione è rivolta anche verso figure “controverse” come quei Podestà fascisti – rappresentanti di un regime dittatoriale colluso con il nazismo nei confronti degli ebrei - che invece hanno avuto il coraggio di ascoltare la voce della propria coscienza salvando così vite umane dalla deportazione nei campi di sterminio. Questa loro appassionata ricerca li aveva già condotti alla riscoperta del Podestà di Acqui Terme Angelo Giacomo Carlo Moro, nominato “Giusto Tra le Nazioni“ nel 2021. La vicenda che lo ha riguardato è stata ampiamente documentata da Paola Fargion e Meir Polacco nel romanzo storico “Il Vescovo degli Ebrei - Storia di una famiglia ebraica durante la Shoah” (puntoacapo Ed. 2019) e dal docufim di RAI UNO “Zachór - La fatica della Memoria” di Caterina Doglio, attualmente disponibile su Raiplay.
       Nel corso di quella prima telefonata ricevuta da Paola Fargion mi veniva prospettata la possibilità di avviare il complesso e rigoroso iter per l'attribuzione del titolo di “Giusto Tra le Nazioni” a favore di Umberto Adamoli del cui ottenimento essi si ritenevano certi, grazie ai documenti disponibili e alle testimonianze originali dell'epoca.
       E finalmente - ai primi di dicembre 2023 - è giunta la bella notizia che è stata poi ripresa dalla stampa e dai media locali e nazionali. “Il Memoriale della Shoah Yad Vashem di Gerusalemme ha finalmente concluso il complesso iter iniziato nel 2021 e promosso da Paola Fargion e Meir Polacco volto all’attribuzione del titolo di “Giusto Tra le Nazioni” a favore del cittadino teramano Umberto Adamoli. Attraverso una ricerca lunga e minuziosa Paola Fargion e Meir Polacco sono riusciti a ritrovare alcuni discendenti dei tanti ebrei perseguitati italiani e stranieri che durante la Shoah Umberto Adamoli protesse, nascose e salvò dalla barbarie nazifascista a rischio della sua stessa vita. Umberto Adamoli è uno dei tanti coraggiosi italiani che disobbedirono spesso agli ordini per preservare il sacro valore della vita. A questo eroe rimasto nell'ombra per oltre mezzo secolo il Memoriale della Shoah Yad Vashem ha attribuito l’onorificenza di “Giusto Tra le Nazioni” il giorno 7 dicembre 2023. Il suo nome sarà scolpito sulle pietre del Muro d'Onore del Memoriale a Gerusalemme e in una cerimonia pubblica, la cui data sarà definita dall’Ambasciata di Israele in Italia nei prossimi mesi, i discendenti riceveranno l’ attestato di “Giusto Tra le Nazioni” e la medaglia con impresso il suo nome. Questa onorificenza – la più alta a livello mondiale – viene conferita dallo Stato di Israele solo dopo anni di rigorose indagini, valutazioni, ricerche ed è rivolta ai non ebrei che hanno agito in modo eroico a rischio della propria vita e senza alcun interesse economico e personale per salvare anche un solo ebreo dal genocidio nazista della Shoah.
       E poiché “Chi salva una vita salva il mondo intero”, essa ha voluto premiare il coraggio di Umberto Adamoli che, durante il periodo più buio della storia dell'umanità, ha saputo scegliere ciò che era giusto e non ciò che forse sarebbe stato più facile.”
       Questo il comunicato stampa. A corredo delle informazioni è stata trasmessa anche la lettera del Yad Vashem, The World Holocaust Remembrance Center che - con data 7 dicembre 2023 - comunica che:

       “La Commissione responsabile per la nomina dei Giusti Tra le Nazioni ha deciso di assegnare il titolo di “Giusto Tra le Nazioni” a Umberto Adamoli in riconoscenza dell'aiuto da lui prestato agli Ebrei, mettendo a rischio la propria vita durante il periodo della Shoah. Una medaglia e un certificato d'onore saranno inviati all'Ambasciata d'Israele a Roma. Il nome del Giusto sarà inciso sul Muro d'Onore all'interno del Giardino dei Giusti presso lo Yad Vashem”.

      Sono trascorsi 61 anni dalla scomparsa di Umberto Adamoli, avvenuta nel settembre del 1962. Nel gennaio di quello stesso anno, quindi poco prima che egli morisse, mio padre Giovanni, al quale egli era profondamente legato, aveva inviato al Consolato Generale dello Stato d'Israele a Roma una lettera nella quale metteva per la prima volta in luce le gesta compiute dallo zio paterno, allegando una copia del volume “Nel turbinio d'una tempesta” scritto dallo stesso Podestà Adamoli, che costituisce l'unica cronaca del periodo dell'occupazione nazista a Teramo. Il riconoscimento giunto qualche giorno fa rappresenta un traguardo del quale mio padre sarebbe stato il primo ad esserne orgoglioso. Con questo mio contributo, a nome mio e di tutti i familiari, desidero ringraziare pubblicamente i coniugi Paola Fargion e Meir Polacco, i veri artefici di questo riconoscimento, e ad essi va la nostra gratitudine. Solamente loro, nessun'altro, avrebbero potuto rendere possibile questo riconoscimento. Nei prossimi mesi racconteremo degli eventi e delle manifestazioni che saranno organizzati pubblicamente - prima fra tutte la cerimonia istituzionale per il conferimento della prestigiosa onorificenza a favore di Umberto Adamoli - dei quali riferirò in questo portale di famiglia.

      Federico Adamoli

Testimonianze

      Qui di seguito vengono proposte le testimonianze ed i documenti che hanno fatto costituito la documentazione trasmessa al Centro Yad Vashem per le valutazioni dei fatti e dei personaggi legati al salvataggio degli ebrei triestini presenti a Teramo tra il 1943 ed il 1944.

Cartolina postale di Vitali Behar da Nice (1945 o 1946)
Cartolina Postale di Vitalio Behar da Parigi (1946)
Cartolina Roditi da Parigi (1947)
Ebrei al Campo di Nereto Abbruzzo
Retro fotografia Ebrei Campo di Nereto 1941
Lettera di riconoscenza ebrei salvati
Testimonianza Ilana Godelli
Testimonianza Licia Canarutto (1)
Testimonianza Licia Canarutto (2)
Testimonianza Licia Canarutto (3)
Testimonianza Licia Canarutto (4)
Testimonianza Silvia Godelli

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Paola Fargion e Meir Polacco (fonte: Leccoonline.com)




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