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Umberto Adamoli
Un segmento specifico della gestione delle risorse umane:
la pianificazione della formazione. Un caso aziendale: la spa Barilla G. e R. F.lli


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3.3 STATISTICHE SULLA FORMAZIONE
E SUI FORMATORI NELLE AZIENDE ITALIANE

     Al termine della trattazione teorica e prima di affrontare l'esame del caso pratico riteniamo indispensabile offrire al lettore una serie di statistiche concernenti l'attività di formazione e il ruolo dei formatori nelle aziende italiane. Ciò allo scopo di dare un quadro della effettiva situazione dell'attività di training in Italia al di là di tutte le esposizioni teoriche che in un certo senso rappresentano l'optimum rispetto al quale le aziende operanti nei diversi mercati possono più o meno avvicinarsi o allontanarsi.
     Le statistiche sulla professione del formatore sono state elaborate in occasione del VII convegno dell'AIF tenutosi a Milano il 20-21 Marzo 1985. I partecipanti alla manifestazione furono pregati di compilare un questionario. Le statistiche che stiamo per esporre e commentare si basano su 104 questionari restituiti. La redemption fu poco inferiore al 50 %.
     Possiamo considerarla un campione significativo dei partecipanti al congresso e comunque un campione di coloro che si riconoscono in Itali nella professione di formatore.
     Dei 104 rispondenti, 99 dichiarano di occuparsi professionalmente di professione, 3 lo negano, 2 non rispondono. Verranno comunque considerate tutte le risposte senza disaggregare i 99 che si dichiarano professionisti della formazione dai pochi altri.
     Inoltre su 97 che rispondono 29 dichiarano di lavorare come consulenti, 3 come dipendenti di un ente pubblico, 65 come dipendenti di un'azienda. Dei 65 che dichiarano di lavorare in azienda, 45 lavorano in un azienda italiana, 20 in un'azienda straniera (quasi un terzo, e questo sembra evidenziare una maggiore presenza di formatori nelle aziende straniere). Inoltre 42 persone dichiarano di lavorare in un'azienda privata, 11 dichiarano di lavorare in azienda a partecipazione statale. Abbastanza marcata infine (in relazione alla distribuzione statistica dell'insieme delle aziende italiane per numero di dipendenti) la presenza di formatori professionali nelle aziende più grandi, quelle con oltre 2000 dipendenti, dove operano 16 dei 65 formatori aziendali, cioè il 25 %. Ma il dato ha due facce: da un lato appare rispondere a un'ovvia comune osservazione, dall'altro indica anche un alto numero di formatori dipendenti di aziende di dimensioni contenute; ben 23 aziende con meno di 500 dipendenti.