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Umberto Adamoli
Un segmento specifico della gestione delle risorse umane:
la pianificazione della formazione. Un caso aziendale: la spa Barilla G. e R. F.lli


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     Questi mutamenti nella distribuzione dell'occupazione hanno evidentemente profonde ripercussioni sulla qualità dei fabbisogni di professionalità richiesti dal mercato. La forza fisica o la destrezza manuale, per fare un esempio, sono doti che lasciano il posto sempre più ad altre qualità. La capacità di astrazione e di concettualizzazione.
     Tutto ciò non deve tuttavia fare pensare, come vorrebbe un opinione che diventa sempre di più un luogo comune, che questi cambiamenti condannino le generazioni operaie degli ultimi decenni all'espulsione dai processi produttivi a causa dell'incapacità di adattamento alle nuove tecnologie. Nella fabbrica automatica FIAT di Termoli, la più robotizzata tra le aziende italiane tanto per fare un esempio, dove si produce il modernissimo motore Fire-1000, il personale ha subito una radicale conversione della propria identità professionale. Mesi e mesi di addestramento hanno trasformato centinaia di operai—massa in "conduttori di processo" (secondo la nuova futuristica terminologia). Il programma di formazione professionale ha richiesto un ingente investimento di 22 miliardi, necessari per creare ex-novo figure professionali della qualità e nella quantità abbisognata.
     D'altronde il tema dell'evoluzione tecnologica non è affatto nuovo. Esso affonda le radici in quei ciclici processi di evoluzione tecnica che hanno contraddistinto la varie epoche storiche. Tali processi legati alla quantità di conoscenze tipiche di ogni era hanno assunto un ritmo febbrile ai giorni nostri. Il supporto delle alte tecnologie determina un tasso di obsolescenza delle innovazioni talmente elevato che la ricerca di nuovi prodotti e sistemi è divenuta la normale esigenza in un mondo in rapida trasformazione. Le trasformazioni tecnologiche non potevano non riflettere i loro effetti sulla struttura della professionalità necessarie per il funzionamento delle organizzazioni aziendali. Si è parlato precedentemente di esigenze di riconversione delle risorse umane e si è formulata la raccomandazione di non cadere nel luogo comune di vedere ai margini del mercato del lavoro le generazione operaie tradizionali. Solo l'incapacità di riconvertirsi con la rapidità richiesta dal sistema produce tali effetti rovinosi. E d'altra parte sono le aziende stesse che in primo luogo sono impegnate nella duplice direzione di ricercare sul mercato del lavoro quelle risorse che come potenziale meglio impattano i nuovi profili professionali e di attivare massicci piani di formazione del personale interno. (30)

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(30) ) Masedu L. Trasformazione tecnologica degli uffici e ruolo della formazione