Lettere della Guerra dall'epistolario di famiglia

Dal 25 luglio 1943 alla liberazione, lettere di civili e militari

a cura di Federico Adamoli



20/01/1944, Giovanni Adamoli, Biala Podlaksa (Polonia)

      20-1-944
      
      Carissimi, vi scrivo per la seconda volta del nuovo campo di Biala-Podlanska ad est di Varsavia. Anche qui ho trovato una buona sistemazione. Anche per il mangiare sto meglio e poi, essendosi sviluppato in me un altissimo e squisito senso filosofico, tutto ormai mi sembra buono e bello. Però la mia filosofia va un po’ in ribasso quando penso che sino ad oggi, pur avendovi scritto da Tarnopol per la prima volta in data 10 novembre, non ho ricevuto un vostro scritto. Sicché da quando partii da Teramo, 3 settembre, non ho più notizie. Mi auguro che stiate tutti bene e che il peso della guerra vi sia molto lieve. Nella mia precedente vi comunicavo i nomi di alcuni teramani che ho trovato a Biala (Vincenzo Lisciani, Torelli, Croce, Fanghella e Fini, marito di Irma Marconi). Da Teramo solo Sorgi e Fini hanno ricevuto notizie dei familiari, gli altri, compreso io s’intende, finora nulla. Comunque tutti in salute ed ancora in gamba. Provate a scrivermi oltre che col foglio annesso altre lettere libere, copiando bene l’indirizzo. Di Carlo avete notizie? A Teramo la vita procede tranquilla? Zio Umberto e zia Clarice come stanno? Le Comari? Pur essendo solo quattro mesi e giorni mi sembra di mancare da Teramo da cinque secoli. Fernanda, Italia, Concettina che attività svolgono? Le scuole sono chiuse? Papà è tranquillo nella sua attività commerciale? Donna Annunziatina non si preoccupi di me perché sto bene. Baci a voi tutti con Franco e Dina. aff.mo Giovannino