Giovanni Adamoli
L'allineamento monetario dell'ottobre 1936


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     2) Un punto delicato è quello del movimento dei capitali. L'affluire di capitali dall'estero, B, verso un paese A, per cause non economiche, pone al paese "invaso" una serie di ardui problemi:
     a) il pericolo di un aumento pericoloso, nel valore della sua moneta. E l'esperienza recente ha provato che in questi casi la contropartita fatta dallo E.E.A. del paese invaso non sempre raggiunge lo scopo. Il paese A, verso cui si rivolge il capitale di B, procura, vedendo aumentare il prezzo della sua moneta, di vendere una parte del risparmio al paese C, il quale si trovava esso pure in pieno equilibrio, e che ora viene invece turbato da tale movimento.
     b) Il pericolo di une inflazione di credito, la quale provocherebbe un movimento speculativo del genere di quelle che tanti disastri produsse, specie agli Stati Uniti, nel 1928-29. Il male è tanto più grande in quanto attira necessariamente nel vortice i capitali nazionali.
     c) Ciò per di più crea una situazione permanente di incertezza, perché, se tali capitali vengono investiti, eccitano uno stato di euforia che può far cadere in collasso il giorno in cui essi vengono richiamati dall'estero.
     d) A mano che i fondi esteri, investendosi nei valori nazionali di A, ne aumentano il valore, creano una causa "secondaria" di allargamento del credito, perché le banche possono prestare su di essi somme sempre crescenti. Sicché quando succedesse il movimento inverso, si avrebbe una crisi, che non si limiterebbe alla somma ritirata dal paese B.
     e) Se B ha spedito, come capitale, dell'oro quando questo riprende la via del ritorno deve essere uguale in valore all'oro versato, accresciuto dai plusvalori creati nell'intervallo dall'accumularsi degli interessi e dei profitti, investiti, poniamo in titoli, la cui rivendita, per acquistare valute di B, può provocare ribassi dannosi. Ed il mercato A, nel suo complesso, può essere costretto a subire una restrizione più forte della espansione a cui era andato incontro nel periodo in cui i capitali erano entrati in paese. Fenomeni tutti che mentre, in regime di "gold standard", funzionavano con perfetta scorrevolezza, nelle circostanze attuali, il più delle volte, non si possono verificare.