Giovanni Adamoli
L'allineamento monetario dell'ottobre 1936


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     Come abbiamo in precedenza accennato l'aumento del costo della vita non è un fenomeno esclusivo dell'Italia; esso si è verificato, in proporzioni maggiori, in quasi tutti i Paesi stranieri e tanto in quelli che hanno allineato recentemente la loro valuta quanto in quelli che avevano svalutato negli scorsi anni. L'aumento del prezzi si verifica da parecchi mesi in tutto il mondo: in Italia, per l'intervento del Partito, esso è stato contenuto nel limiti più bassi.
     Comunque l'aumento concesso si è proposto di ristabilire l'equilibrio necessario tra salari e prezzi e di restituire ai lavoratori i vantaggi concessi nell'estate del 1936.
     L'adeguamento ebbe decorrenza dal 9 maggio, primo Annuale dell'Impero, "alla cui fondazione hanno contribuito i lavoratori italiani delle officine e dei campi con assidua operosità, con i sacrifici e col sangue".
     Il 21 giugno il Consiglio dei Ministri deliberò l'aumento degli stipendi agli statali. Il provvedimento, nella misura dell'8%, fu esteso a salariati, ai maestri e al personale parastatale. In nove mesi gli impiegati statali e parastatali hanno ottenuto due successivi aumenti di stipendio, nella misura complessive del 16%. Gli impiegati e gli operai privati a partire dall'estate scorsa hanno ottenuto un miglioramento medio del 20%. Per spiegare la leggera differenza negli aumenti occorre tener presente che gli impiegati privati non godono della sicurezza del lavoro e del vantaggi della pensione.
     E' interessante in proposito notare che in confronto del settembre 1936, data immediatamente precedente l'allineamento della lira, l'indice dei prezzi all'ingrosso è aumentato in Italia del 12% mentre per lo stesso periodo si registra in Francia un aumento del 31% e del 16% in Inghilterra.