Giovanni Adamoli
L'allineamento monetario dell'ottobre 1936


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     Per i prezzi all'ingrosso, come per quelli al minuto, l'aumento, rispetto a febbraio è stato di circa 1%. Tra i prezzi all'ingrosso va messo in rilievo un rialzo del 20% della carta, del 7% del vino, del 6% del lardo e dello strutto, ed una leggera diminuzione delle paste alimentari.
     Tra i prezzi al minuto va rilevata una diminuzione stagionale nel prezzo delle uova del 14% ed un aumento tra il 0,4 e 1 '8,8% di taluni prodotti come il riso, i fagioli, le patate, la carne bovina e suina, il formaggio, il burro, l'olio, il caffè ed il latte.
     Immutato il prezzo del pane. Quello di prima qualità viene pagato da un minimo di 1,45 a Verona ad un massimo di 1,90 a Bologna, quello comune da un minimo di 1,35 a Pola ad un massimo di 1,70 a Messina e Sassari.
     Immutati i prezzi di alcuni servizi base come la luce, il gas, l'acqua, i tram e gli affitti.
     Dal supplemento ordinarlo della Gazzetta Ufficiale dal mese di maggio riporto alcuni indici che mettono in evidenza la migliorata situazione economica dopo l'allineamento della lira:

     Occupazione: Il numero medio giornaliero degli operai che, nel marzo 1937, erano occupati nei lavori di opere pubbliche eseguite nel Regno»,a totale o a parziale carico dello Stato, risulta definitivamente accertato in 205.604 contro 216.030 del marzo 1936.
     Il numero degli operai occupati nell'ultima settimana di marzo 1937 in 8142 stabilimenti risulta di 1.073.759 con un aumento di 22.236 rispetto alla cifra degli operai occupati nello stesso numero di stabilimenti durante l'ultima settimana del precedente mese di febbraio (1.051.523) e un aumento di 90.797 rispetto all'ultima settimana del marzo 1936 (982.962).