Giovanni Adamoli
L'allineamento monetario dell'ottobre 1936


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     II ciclone si spostò a Londra con un forte ritiro di ca pitali stranieri, francesi e americani in particolare. Proprio in questo tempo si erano infatti acuiti e sopratutto erano stati rivelati al mondo i fattori inglesi della crisi. Si sapeva che un'alta cifra, che la fantasia esagerò e che ammontava invece a circa 80 milioni di Lst. era rimasta congelata in Germania.
     Nel giugno usciva il Rapporto Mac MiIlan, che esaminava acutamente i problemi del credito e dell'industria e pur sconsigliandola considerava la svalutazione come un mezzo per risolvere la rigidità dei costi inglesi. Così il rapporto sulla disoccupazione consigliava la riduzione dei sussidi. In luglio infine usciva il Rapporto May, che metteva a nudo l'importanza del deficit finanziario e chiedeva severe economie.
     Si conosceva anche la debolezza del governo laburista e come sarebbe stato difficile che proprio questo iniziasse le misure contro i disoccupati e la richiesta severa riduzioni dalle spese.
     Appena cominciò a diventare grave ed imminente il pericolo, si pensò di mettere in una posizione di assoluta sicurezza il bilancio pubblico. Il deficit, che il Comitato May aveva previsto in 120 milioni, era divenuto ancora più grave in seguito alla moratoria Hoover, che privava le entrate dello stato di 30 milioni di Lst. e ne riduceva le spese di 13. Il bilancio dell'aprile 1931 non poteva certo sostenersi con l'aggravamento della situazione. Se già esso dunque era stato giudicato in aprile un cattivo bilancio, bisognava ora, in seguito ai fatti sopravvenuti, prender serie decisioni per dimostrare la saldezza delle finanze statali.