Gelasio Adamoli
Innovazione tecnologica, impresa e competitività


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     Quindi, in conclusione, per innovare con successo non è sufficiente disporre di una tecnologia innovativa ma è anche necessario controllare le risorse complementari chiave ed essere in grado di difendersi dagli imitatori. (64)

Capitolo 6.
La Piccola e Media Impresa (PMI).

     1. Introduzione

     Abbiamo precedentemente osservato come nel modello di Abernathy ed Utterback lo stadio iniziale di sviluppo di un settore industriale (stadio fluid) sia caratterizzato da elevati tassi di innovazione dei prodotti, una competitività basata più su migliori performance del prodotto che sui prezzi e con imprese entranti spesso di nuova costituzione e di piccola dimensione. I loro vantaggi economici sono frutto di una posizione di spicco ottenuta per aver introdotto per primi specifiche innovazioni e dalle conseguenti economie di apprendimento ed invasioni di mercato.
     Conformemente allo schema in questione, la piccola impresa innovatrice può avere un futuro solo se perde le sue caratteristiche originarie: la piccola dimensione. I protagonisti delle successive fasi del ciclo tecnologico sarebbero solo le grandi imprese in quanto la standardizzazione dei prodotti esige la riduzione dei costi attraverso la formazione di economie di larga scala. (65)
     Secondo i fautori di questo schema, se la piccola impresa iniziale non segue questo percorso di crescita o verrà assorbita da imprese che seguono tale evoluzione oppure sarà relegata a svolgere un ruolo marginale. In quest’ultimo caso, le possibilità di sopravvivenza all’interno del settore produttivo sono legate o a pratiche di evasione contributiva e fiscale o da opportunità derivanti da spazi di mercato lasciati dalla grande impresa.

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(64) ) Cfr. D. J. Teece, La Sfida Competitiva: Strategia per l’Innovazione, McGraw-Hill, Milano, 1989.

(65) ) Cfr. A. Lassini, Opportunità tecnologiche, piccola dimensione e strategie innovative, Il Mulino, Bologna, 1986.