Gelasio Adamoli
Innovazione tecnologica, impresa e competitività


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     L’innovazione di processo, invece, incrementa la produttività dei fattori della produzione. Osserviamo meglio il fenomeno partendo da una data condizione di ottimo.
     Supponiamo l’introduzione di una innovazione di processo che modifichi la funzione di produzione nel senso di lasciare immutata la forma degli isoquanti ma che ne vari, invece, la mappatura in modo da innalzarne i livelli di produzione.
     La nuova condizione di ottimo, in termini di rapporti K/L (capitale/lavoro) sarà la stessa di prima ma presenterà un output superiore.
     Abbiamo quindi un aumento della produttività dei fattori della produzione che si traduce in maggiore competitività per l’impresa. Essa infatti potrà o aumentare le proprie vendite applicando un prezzo inferiore rispetto a quello di mercato o mantenere il prezzo di mercato godendo così di un sovraporfitto.
     Per finire evidenziamo un altro elemento che distingue i due tipi di innovazione e cioè la profittabilità in relazione alla domanda di mercato.
     L’innovazione di processo (che di norma abbassa i prezzi di produzione e di vendita) è tanto più profittevole quanto l’elasticità-prezzo della domanda sarà elevata (al minimo variare del prezzo del bene venduto la domanda reagisce in modo sensibile). L’innovazione di prodotto è invece più profittevole nel caso di una elasticità-prezzo bassa. In questo caso il consumatore è disposto a pagare più caro un nuovo prodotto o un prodotto con contenuti qualitativi superiori. (46)

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(46) ) Cfr. A. Asimakopulos, Microeconomia, Il Mulino, Bologna, 1982.