Gelasio Adamoli
Innovazione tecnologica, impresa e competitività


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     Il movente primario della teoria “demand-pull” è l’individuazione dei bisogni del mercato da parte delle unità produttive, a cui seguono i loro tentativi di soddisfare quei bisogni attraverso innovazioni tecnologiche. I consumatori, con le modalità della domanda, esprimono le loro preferenze sulle caratteristiche dei beni che desiderano, mentre i produttori constatano, attraverso le variazioni nella domanda e nei prezzi, le preferenze rivelate dai consumatori: qui inizia il processo innovativo che porterà a collocare nel mercato prodotti nuovi e/o migliorati. Il tutto poggia sulla convinzione che esista la possibilità di conoscere, prima che l’innovazione abbia luogo, la direzione in cui il mercato sta attirando l’attività innovativa dei produttori e che le segnalazioni operino attraverso il mutamento nei prezzi relativi e nelle quantità.
     Se, come detto precedentemente, le “innovazioni technology push” si collocano generalmente all’inizio del ciclo di vita delle tecnologie, le “innovazioni demand pull”, di cui un classico esempio sono le innovazioni cosiddette incrementali (cfr. paragrafo successivo), ne caratterizzano le fasi successive.
     Estendendo il nostro argomento all’ambito delle funzioni aziendali possiamo individuare il settore marketing come operante nel senso della logica “demand pull” (analogamente il settore R&S opera secondo la logica technology push). Tra gli svariati e complessi compiti che esso deve assolvere vi è anche quello di analizzare le evoluzioni demografiche sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo cosi che le rilevazioni dei cambiamenti nella popolazione in termini di ampiezza delle diverse fasce di età, di livelli di reddito, di istruzione e di occupazione etc. rappresentano una importante fonte di innovazioni demand pull.