Deborah Tolomeo
La 'Stampa Rossa' a Genova (1945-1953). Le Carte Adamoli


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"la terza pagina del quotidiano ha avuto in Italia la funzione di lanciare e far conoscere nuovi scrittori (...) scrittori d'avanguardia, scrittori democratici. Ma L’Unità, assolvendo questa funzione l'ha nel contempo trasformata e le ha conferito nuovo carattere, il carattere del nuovo ambiente culturale che si afferma nella nostra terza pagina, ambiente culturalòe largo come tutta la nazione e del quale il fattore determinante e decisivo è costituito (...) dalla presenza visibile delle forze che sono alla testa del movimento operaio e della lotta per la pace nel nostro Paese". (140)

     Quindi si tende ad un allargamento della base dei "produttori" culturali, nel quadro della tradizione italiana, ma con il decisivo apporto del movimento operaio. E' il contenuto delle opere a rinnovarsi, per illustrare "le lotte reali". La "nuova narrativa", la "poesia nuova", hanno quell' obbiettivo reso esplicito da Vittorini, nel famoso editoriale apparso sul primo numero del “Politecnico”: (141) dare forma a "Una nuova cultura", attraverso l'apporto di giovani scrittori, non intaccati dai "vizi della vecchia letteratura" e di etoregeneo orientamento ideologico; "non più una cultura che consolasse dalla sofferenze, ma piuttosto che proteggesse dalle sofferenze, le combattesse e le eliminasse". (142)

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(140) Ibidem, p. 15.

(141) Il primo numero de “Il Politecnico” compare il 29 settembre 1945; l'editoriale in questione, "Una nuova cultura", è citato in Nicola F., I racconti partigiani di Venturi, cit., p.13.

(142) (Ibidem).