Deborah Tolomeo
La 'Stampa Rossa' a Genova (1945-1953). Le Carte Adamoli


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     Questa citazione di Togliatti è inserita, accanto alla foto del segretario del partito, tra le pagine introduttive di un interessante opuscolo, che raccoglie i “Documenti per il IV congresso della federazione genovese del PCI”.
     Il ruolo del quotidiano del partito è considerato centrale, "l'arme più forte e più temprata del nostro partito": (97) pertanto la totalità delle famiglie comuniste deve essere raggiunta da una copia de “L’Unità”, per conquistare "l'interesse e l'appoggio di tutti i lavoratori". (98) I mezzi per estendere la diffusione della 'stampa progressista' sono molteplici, ma il partito spinge soprattutto i militanti a sostenerla, assoldandoli per la lotta contro la "stampa gialla" attraverso iniziative di sensibilizzazione di vario genere. In questo senso, è di sicuro interesse la sezione finale di entrambi i documenti in analisi, relativa al lavoro degli "Amici dell’Unità": associazione che nasce nel 1947, (99) organizzata come il partito stesso in cellule e sezioni, (100) mobilita squadre di strillonaggio per i giorni festivi e - in collaborazione con l'Ufficio Propaganda, a cui è legata a doppio filo e da cui dipende – gestisce la campagna abbonamenti e le iniziative a favore dei giornali di partito: prima tra tutte, il mese di propaganda per la stampa comunista, (101) dedicato alla raccolta fondi e diffusione straordinaria. Organizzato già nel 1946 su iniziativa della Direzione del partito, a Genova si conclude con la festa della "Settembrata" al Parco di Nervi, a cui si accompagnano iniziative di vario tipo, patrocinate dalla Federazione genovese e dalla redazione del giornale e potenziate dopo la costituzione dell' Ufficio propaganda.

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(97) Anche questa citazione, di J. Stalin, è inserita accanto alla foto del dittatore sovietico, in un riquadro interno del documento in analisi. Ibidem.

(98) L’Unità , 9 gennaio 1949, cit. in B.Bario, L'edizione genovese de “L’Unità, cit., p. 70. Nel documento presentato, L’Unità – Dal II al III congresso provinciale della Federazione genovese del Partito Comunista Italiano (allegato num. 2 alla relazione della Segreteria, dicembre 1947) l'estensore spiega che “L’Unità” era acquistata un settimo degli elettori del partito, mentre i risultati da raggiungere dovrebbero essere almeno una copia ogni quattro.

(99) La creazione dell'associazione “Amici dell’Unità” (con compiti organizzativi e di coordinamento della diffusione e delle attività legate al quotidiano di partito) è demandata al nascente Ufficio Propaganda nel 1947, secondo le direttive del Congresso di Organizzazione di Firenze. L’Unità – Dal II al III congresso provinciale della Federazione genovese del Partito Comunista Italiano, cit., p.6. (Anche cfr. B.Bario, L'edizione genovese de “L’Unità”, cit., pp. 69-71). Si consideri che già dal primo numero legale, nel marzo 1944, "L’Unità" chiamava a raccolta i militanti per diffondere il giornale (num. 14) e successivamente per organizzarsi in squadre di diffusori (num. 20) e partecipare a gare di emulazione tra sezioni, che sarebbero state premiate con il volume Storia del Partito Comunista Bolscevico. (num. 22). Cfr. P. Salvetti, La stampa comunista da Gramsci a Togliatti, cit., pp. 310 e segg.

(100) Secondo il documento, le cellule di base a Genova sono oltre 100 e funzionano in particolare all'interno delle fabbriche, mentre sono carenti le 'cellule stradali'. Le sezioni sono 49, organizzate dicretamente in città, meno bene in provincia. (L’Unità – Dal II al III congresso provinciale della Federazione genovese del Partito Comunista Italiano, cit., p.6).

(101) Il mese è presentato così su "L’Unità" del 1 settembre 1946: "Un mese di propaganda per la stampa comunista (...) che si propone di aumentare la tiratura dell’Unità e organizzare una diffusione capillare, aumentare gli abbonamenti, organizzare una sottoscrizione(...) il mese verrà inaugurato con manifestazioni nelle città in cui si pubblica un'edizione dell’Unità (..) seguiranno convegni, spettacoli teatrali di beneficenza e una festa campestre". (B.Bario, L'edizione genovese de “L’Unità”,, cit., p. 69).