Deborah Tolomeo
La 'Stampa Rossa' a Genova (1945-1953). Le Carte Adamoli


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     Il sindaco ritiene quindi urgente provvedere alla crescita culturale della propria cittadinanza, e, terminata la fase ricostruttiva, sostiene che si possa dare finalmente avvio ad "un periodo nuovo della vita culturale genovese" per portare anche Genova "a fianco delle altre città centri tradizionali di cultura militante". (103)
     Tra i progetti più innovativi di Adamoli è da annoverare la "Casa della cultura", (104) un' iniziativa di ampio respiro lanciata dal sindaco poco prima delle elezioni amministrative del 1951: uno spazio che il Comune avrebbe messo a disposizione dei letterati e artisti genovesi per la costituzione di un circolo di intellettuali, "nel senso sano e giusto di questa espressione" : non un club ristretto, pertanto, ma "un luogo aperto alla forza innovatrice dell'arte e alla discussione sulle pubblicazioni più moderne". (105) Pochi giorni prima dell'annuncio era stata promossa la "Settimana della cultura contemporanea"con molti artisti e protagonisti della vita culturale italiana, ospitati a convegni e dibattiti sulle arti figurative, teatro, cinema, poesia; in linea con la strategia di avvicinamento tra intellettuali e operai che il partito sta perseguendo si assiste in quei giorni ad un significativo incontro tra gli artisti pervenuti e gli operai dell'Ilva di Bolzaneto occupata. (106)

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(103) Corsivo di G. Adamoli pubbblicato su “Genova”, n. 12, 1950, cit. in: E. Baiardo, L’identità nascosta., cit., p. 83, nota 7.

(104) Il successore, sindaco Pertusio, non darà seguito al suo progetto, ma nel 1951 lancerà lo sviluppo del servizio bibliotecario, che è necessario ricostituire e potenziare. (Ibidem, p. 56).

(105) Ibidem, p.83.

(106) La settimana della cultura contemporanea viene organizzata nell'ambito delle iniziative delle Olimpiadi Culturali della Gioventù, dal 10 al 16 dicembre del 1950. (Ibidem, p 57).