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L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
Montesilvano (17-7-1897). sublime il pensiero della povera morta, salì sino a Dio suo, invocante benedizioni sul capo di tutti i suoi che, muti impietriti alcuni, altri in lagrime e genuflessi assistevano all'ultima scena del dramma della vita di una loro cara! Eleviamo un epicedio alla memoria della spenta amica, e l'eco pietosa e l'aura tenue portino a Montesilvano nella villa di famiglia il concerto del nostro funebre canto, conforto alla famiglia desolata, ed omaggio del nostro rispetto per chi fu tipo di donna italiana! E a te vecchio ed onorando amico, forte tronco che non piega per soffiar di venti, storia vivente delle nostre fortunose vicende pel conquisto di una patria, a te, cui la povera morta fu gentile e forte compagna per quasi cinquant'anni, coraggio! Si coraggio, perché la patria nostra in questa fin di secolo, che pare accenni ad essere l'epilogo "del secoletto vil che cristianeggia" come lo chiamò fieramente il Carducci, ha bisogno di rinfrancarsi e di rinsanguarsi nella parola e nell'esempio di chi è vissuto puro come Bajardo! - Teramo 15 luglio 1897.
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