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L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
Montesilvano (17-7-1897). forte, la fibra si spezzò! Qualche volta però il suo spirito tornava a mandare lampi; tornava nei conversari e cogli amici e col suo compagno a fare discussione liberale ed acuta, non cedeva nelle sue idee, combatteva quelle degli altri con frizzi salati, ma sempre equanime negli apprezzamenti e nei giudizii, e sempre rispettosa per le opinioni che non erano le sue. Tornò ad essere giovane in un lieto e civile avvenimento, quando poté ospitare per poche ore nella sua villa Giovanni Bovio, nel 24 ottobre del 1895. E sorrise di santo di legittimo orgoglio, quando il nostro maestro levando alto il bicchiere augurò che: come dall'oracolo di Delfo usciva in antico la buona novella, così dalla casa Delfico, che rammemorava nel cognome quell'oracolo, dovesse uscire la buona novella, la idea nuova. Ma la povera signora non vedrà la idea nuova! Ella ieri si spense cercando il sole negli occhi per la finestra che guarda ad oriente. Perché gli occhi dell'uom cercan morendo / il sole, e tutti l'ultimo sospiro /Mandano i petti alla fuggente luce; si spense quando i fiori, spogli della rugiada mattutina, inondavano l'aria del loro profumo più delicato. In mezzo a quest'onda profumata salì alto
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