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L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
avvocato, professore, Napoli (16-11-1892). statua che plasma con arte divina e l'adorna e l'infiora, quando è poi compiuta e si anima come divenisse invidia dell'opera propria le lancia contro il fatidico martello, non già per gridarle "parla" ma per infrangerla e dannarla al mutismo eterno della tomba. Con questo splendido discorso ha avuto termine la mesta ed affettuosa cerimonia. La commozione nel pubblico è stata profonda, immensa. Ai desolati parenti dell'estinto valga di conforto il pensiero altamente civile che dalla vita pubblica vota nel silenzio del tetto domestico e dice che la morte di Vincenzo De Tullio fu pubblico lutto e pubblica sventura!
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