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L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
avvocato, professore, Napoli (16-11-1892). nobile figura dell'estinto, rileva la precocitą della sua mente superiore, parla de' suoi studi, delle sue opere, del suo cuore, e desta nell'uditorio commozione profondissima. Dopo le affettuose parole pronunciate, il sindaco legge telegrammi degli studenti dell'Universitą di Napoli, dei prof. Marghieri e Guerracino, degli avvocati Altobelli, Giliberti, Moruzzi e di tanti e tanti altri, dolenti di non poter prendere parte colla persona ad una commemorazione cui son presenti col cuore. Invita quindi il Professor Cilli a parlare. Egli dice che parlerą dell'estinto con la doverosa pietą di un padre che rende al figlio gli estremi uffici, per quella gelosa premura che teme che altre mani tocchino il corpo adorato. Fa quindi una biografia precisa del de Tullio colpendo i diversi punti del suo ingegno multiforme. Come scrittore lo dice seguace della scuola di Bertrando Spaventa; ne analizza le opere filosofiche e giuridiche, specialmente il Saggio di filosofia elementare, il Saggio sul concetto della evoluzione in Pedagogia, il Contratto di trasporto, la Donna maritata nell'esercizio della mercatura, rilevando in ciascuna delle opere esaminate la serietą delle ricerche, la profonditą degli
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