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L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
avvocato, professore, Napoli (16-11-1892). del Comune innanzi ad un popolo che sa onorare chi di onore veramente si è reso degno, il Municipio di Città S. Angelo, ad un mese dalla morte, commemorò Vincenzo de Tullio. Il Consiglio Municipale, la Congregazione di Carità, i professori della R. Scuola Normale Superiore cogli alunni, le scuole elementari coi Maestri, i capi degli uffici governativi, l'Associazione Operaia, le notabilità cittadine, tutti convennero alla mesta cerimonia. Il ritratto dell'estinto, opera riuscitissima del nostro valoroso De Laurentiis, campeggia su un fondo di gramaglia e circondato da splendidi corone, dalle bandiere dei sodalizi e scuole della Città da iscrizioni dettate dallo illustre Colella, Vecchietti, Natale, Ghiotti. Alle 10 precise entra il cav. Coppa, sindaco del Comune in compagnia del prof. Luigi Cilli che è l'oratore scelto dalla Giunta a pronunciare il discorso commemorativo. Il sindaco presenta l'oratore al pubblico; dice che il nome del De Tullio non avrà solamente la pietosa simpatia de' suoi amici e de' concittadini: ma sì bene quella di tutti gli uomini di scienza, pel contributo portato dal suo ingegno poderoso alle filosofiche e giuridiche discipline. Traccia a grandi linee la
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