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(segue) Milli Giannina
poetessa, Firenze (10-10-1888).

lagrime grate, / Intoppo fanno ai misurati accenni. / Me fra le donne tutte avventurate / Esalteran per Voi l'itale genti: / Ed io, dovunque mi conduca Iddio, / L'affetto esalterò del suol natio. Povera Giannina! - Giannina Milli rivelò fin da piccina ingegno svegliato, cuore nobilissimo. Si die' prima alla musica, ma non vi riuscì. A Teramo, sotto la guida di Stefano de Martinis, autore del Cola Melatino, ed uno dei buoni letterati teramani di quel tempo, rivelò le sue tendenze per le lettere, ed essendo qui capitato nel '46 il poeta Giuseppe Regaldi a dare un'accademia, gli fu presentata. Il Regaldi divinò nella piccola fanciulla una celebrità. Questa è una pianta da coltivarsi - disse l'illustre poeta italiano - e bastò questo giudizio per spingere i teramani a slanciare nel mondo la loro concittadina. Bisognava farle il corredo; a ciò provvide la prima accademia di poesia estemporanea ch'ella diede in Teramo, in casa Camillotti nel 1850. Altre Accademie ella diede in Aquila e Sulmona, e n'ebbe applausi e doni. Avuto il saluto degli Abruzzi, la poetessa trasse a Napoli, poi a Palermo, e in queste due capitali Giannina Milli assaporò i primi trionfi della celebrità. Le città meridionali

(segue...)


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