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L'ultima dimoraa cura di Federico Adamoli (2008
stampato in proprio
305 pagine) |
Castellamare A. (10-10-1888). Castellamare adriatico 6 ottobre - Un morbo lento, insidioso ribelle ai più mirabili trovati della scienza troncava, nell'ancor verde età di anni 37 l'esistenza di Angela Capochiani virtuosa compagna del signor Adolfo Cocco, capo di questo Uffizio Postale. Niuno può ridire quale lenta agonia per più mesi la travagliasse; niuno può descrivere con quanta coscienza ed affetto l'inconsolabile marito vegliasse trepidante ed ansioso. Di nobili sentimenti, educata al culto degli affetti domestici, di animo dotato da inesauribile bontà, la povera Angela non aveva altre cure che pel marito e per i figli e non viveva, che della loro vita. Essa fu mai sempre la sposa tenera ed affettuosa, la madre esemplare, la donna adorna di ogni civile e cristiana virtù; essa lascia in quanti la conobbero un largo retaggio di affetto e di rimpianto, ai figli una via luminosa di belle virtù da seguire, nel cuore del desolato consorte un vuoto che nessuno potrà mai calmare. E ne ha ben donde! Ché nel volgere di pochi anni morte inesorabile rapivagli (lui lontano) il padre, un fratello ed un angelo di bambina. Triste e sconfortato nel suo dolore non avrà più accanto
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