Era Silvi




Cronache balneari del passato (1)

(pubblicato su: "Silvi Libera" - n. 0 - ottobre 2009)

         Quando a fine ottocento, nell'Italia da poco fatta unita, il turismo estivo di massa era un concetto assolutamente inimmaginabile, le cronache balneari dei periodici abruzzesi commentavano alcuni tipici appuntamenti estivi, appannaggio delle classi più agiate dell'epoca. Sul Corriere Abruzzese (il periodico teramano pubblicato dal 1875 per oltre un cinquantennio) il cronista di turno, con linguaggio elegante ma frivolo, condito da qualche citazione colta, faceva la sua colorita cronaca nel "Corriere balneare" rubrica fissa del giornale nel periodo estivo; spesso le cronache giungevano proprio da Silvi, la spiaggia definita "più bella, più festosa, più allegra". Un'anonimo giornalista silvarolo nel 1887 si propone di farne una sommaria presentazione: Silvi è "abbellita di una ricca piantata di alberelli ornamentali, che in due belle file corrono lungo il ciglio stradale per oltre due chilometri"; per il trasporto è presente "un magnifico tram dell'impresa Tribuni de Berardinis, che in servizio del colto e dell'inclita alle cinque di mattina muove da Silvi per Pescara e ritorna alle dieci a.m., e la sera percorre fino a ora tarda la stradale, bene innaffiato, come va la piantata stessa"; per le attrazioni mondane è attivo il Club marina, "rimodernato ed arricchito di nuovo corredo e di nuovi salotti, elegantemente messi, oltre la sala da ballo; cioè: salotto per gabinetto di lettura fra due altri buoni e di compagnia, e salotto per biliardo in continuazione del Caffè ristorante". Per l'organizzazione delle serate mondane è attiva una "seria" Commissione ed Amministrazione, presieduta dal marchese Michele De Torres e composta dai signori Nicola Coppa, Vincenzo de Rosa, Alessandro Rossi, Luigi Sorricchio, il marchese Domenico Martinetti e Biagio De Sanctis. La Commissione vigila "per la procedura sommaria contro quei cavalieri schizzinosi, che non vogliono ballare con quel tempo regolare che la musica impone per non far nascere confusione e disordine". Il frivolo cronista annuncia per la sera del 24 luglio 1887 lo svolgimento della prima serata danzante della stagione, una "splendida festa da ballo con melodiosa musica di corde, della qual festa faranno parte, oltre all'eletta schiera delle nostre signorine, che farebbero girare il capo anche ad un anacoreta, i signori e le elette signorine dei Club di Giulia, Rosburgo e Castellamare adriatico". Il cronista non poteva mancare di presentare il primo cittadino di Silvi, "il nostro bravo e sempre giulivo sindaco sig. Luigi barone Forcella, il quale è stato il promotore e l'iniziatore della piantata, del tram e del Club". Il tutto è organizzato in una ridente spiaggia, un mare incantevole, un bel cielo e... "E dell'aurette il dolce mormorio, Che par sussurri: vo' baciarti anch'io".

        Federico Adamoli

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