a cura di Federico Adamoli


La supplica di una vedova (1869)
[4 maggio 2012]

      Quando il mio trisavolo lombardo Giuseppe Maria Adamoli morì intorno al 1860 lasciò la moglie e 7 figli, il più grande Gelasio di 16 anni, la più piccola Lucia, di pochi mesi, che in seguito alla morte del padre molto probabilmente fu data in affidamento ad altri. La famiglia negli anni successivi non se la passò certamente bene, anzi le condizioni furono molto disagiate. Nell'Archivio di Stato di Teramo è conservata una supplica che la vedova Doralice Strina, alle soglie dei 50 anni, avanzò alle pubbliche autorità nel 1869, affinché si costringesse il figlio maggiore Gelasio, che in quell'anno si trovava a Giffoni Vallepiana, a contribuire alle necessità della madre e dei fratelli. Questo è il testo della supplica:

"Al Sign. Delegato della Pubblica Sicurezza
Teramo.

Doralice Strina vedova del fu Giuseppe Adamoli di Frondarola Comune di Teramo espone alla S.V. che rattrovandosi avanzata di età, e mal costituita in salute, priva di ogni qualsiasi mezzo di fortuna, non avendo come tirare avanti i suoi giorni di vita, altra speranza non ha che di essere soccorso dal suo figlio naturale Gelasio di professione Ramiere domiciliato in Cifone Provincia di Salerno. Perciò supplica la S.V. Ill.ma perché colla sua autorità si compiaccia far costringere il suddetto suo figlio a rimettere un tanto al mese all'afflitta sua madre, quanto basta per suo giornaliero alimento. Tanto supplica e s'attesta a grazia.

Teramo 16 Novembre 1869
Doralice Strina"






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