a cura di Federico Adamoli


Il trisavolo con gli orecchini (1860)
[4 maggio 2012]

      Nel 1860, pochi mesi prima di morire, il mio trisavolo Giuseppe Maria Adamoli, dovendosi recare per lavoro a Sulmona, avanzò all'appena insediata amministrazione comunale di Teramo (in seguito alla caduta del regime borbonico si stava compiendo l'unità d'Italia) la richiesta di una carta di passaggio, in quei tempi documento indispensabile per gli spostamenti nel territorio. Nel documento di richiesta conservato all'Archivio di Stato di Teramo sono specificati anche i tratti somatici, tra i quali spicca l'indicazione degli "orecchi forati". Questo è il testo del documento:

Amministrazione Comunale
Uffizio Carico

Teramo 11 Febbraio 1860

Sig. Intendente

Il controscritto individuo desidera una Carta di passo per recarsi in Solmona ad oggetto d'impiegarsi nelle qualità controscritta per pochi giorni in una Fabbrica di rame colà esistente. Il [...] possiede i mezzi sufficienti per eseguire il viaggio. Non avendo io a far osservazione in contrario sul conto del medesimo, la prego disporre l'occorrente. Il richiedente non è soldato consegnato.

Pel Sindaco
Il 2. Eletto

Connotati di Giuseppe Adamoli del fu Carlo.

Nativo di Narro
Dimorante in Rucciano
Condizione Fonditore di rame
Statura alta
Capelli castagni
Occhi idem
Naso grosso
Mento regolare
Colore naturale
Barba giusta
Anni cinquanta
Marchi apparenti. Una cicatrice sulla fronte, ed orecchi forati

Al Signor
Intendente della Prov.
di Teramo






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