a cura di Federico Adamoli


I disegni "silvaroli" di Miranda Cameli
[2009]

      Questi tre disegni furono realizzati da Miranda Cameli e vennero pubblicati su "Il Giornale d'Italia", il primo l'11 settembre 1930 e gli altri due nel settembre 1931. Sono raffigurati nei "sorrisi di sirene e di tritoni tra le incantevoli azzurrità d'Abruzzo" i volti dei personaggi più in vista che animavano in quegli anni le stagioni balneari della "perla dell'Adriatico" Silvi Marina. I nomi dei notabili raffigurati in caricatura sono questi: il capitano Umberto Adamoli, che fu podestà di Silvi in quegli anni (precisamente dal 1931 - succedendo al podestà De Rosa, anch'egli ritratto in uno dei disegni - al 1934), e la moglie Donna Clarice Cameli; il magistrato avvocato commendatore Rizzacasa (cugino del capitano Adamoli), con la moglie signora Menina Rizzacasa; il medico Guido Bindi, il già citato podestà De Rosa, Ernesto Tamburri, "Mir" (forse proprio Miranda Cameli), il colonnello Franco, Pietro Pretaroli, il neo-architetto Cameli (fratello di Miranda), Gaetano De Luca, la signorina Veira, il neo-dottore Lacché, Serafini e Fulvio Cameli. La nipote del capitano Adamoli, Fernanda, scomparsa a 88 anni nello scorso mese di luglio, che ha frequentato anch'essa per oltre 50 anni la spiaggia di Silvi, ricordava come l'autrice dei disegni Miranda Cameli si sposò con un marinaio silvarolo. Il suo matrimonio non fu ben visto dalla moglie del podestà Adamoli, Clarice Cameli, e quando i coniugi si recavano in visita presso il villino abitato dai coniugi Adamoli, la signora Clarice per questioni di pura appartenenza sociale si rifiutava persino di andare a salutare il pescatore marito di Miranda Cameli.



   






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