Benito Mussolini
Vita di Arnaldo


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Arnaldo soldato

     Egli era segretario comunale a Morsano sul Tagliamento, quando il nemico riuscì a sfondare le linee e invadere il Friuli. Tremende giornate quelle della fine ottobre 1917! Non si possono ripensare senza un brivido, per il pericolo mortale corso dalla Patria. Anche Morsano fu occupata dagli austro-tedeschi. Arnaldo fu tra i profughi. Tra le carte ho trovato una cartolina scritta al lapis e che dà l'idea della situazione.
     È in data 4-11-917:

     «Carissima Augusta,
     sono salvo a Bologna dove sono giunto dopo infinite peripezie. Accompagno i profughi a Firenze. Non so quando potrò riabbracciarti. Ad ogni modo coraggio. Il pericolo è scomparso. Ho salvato i registri dello Stato Civile sotto le cannonate austriache. Sono fiero di aver fatto il mio dovere sino all'ultimo. Arnaldo.»


     La Patria chiama oramai tutti i suoi figli a difenderla. Arnaldo è chiamato alle armi. Di quei giorni è stato — grazie a Don Colombo — ritrovato un diario. La prima pagina reca la data dell'11 gennaio 1918.

     «Milano. Oggi compio i 33 anni, metà ed anche più della mia vita è passata. Se mi volgo ed osservo la vita già vissuta, sono abbastanza soddisfatto di me e del mio destino. Vi sono poi degli avvenimenti che si elevano come scogli sul mare un po' grigio della mia esistenza. Il mio matrimonio con la mia piccola Augusta, la nascita dei miei tre bambini — tre amori di bimbi — sono date memorabili che ingrandiscono col volgere degli anni».
     «12 gennaio. — Al Distretto di Milano mi assegnano al 62° fanteria. Partenza per Parma».