Benito Mussolini
Storia di un anno. Il tempo del bastone e della carota


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     Soddu. - Ho già predisposto che siano spediti i 75 "Skoda" avuti dalla Germania.
     Visconti Prasca. - La difesa di Tirana si riduce a due gruppi, mentre tutta la difesa per l'Albania è di appena 5 gruppi.
     Duce. - Occorrono per l'Albania almeno cento bocche da fuoco, perché bisogna evitare i demoralizzanti bombardamenti diurni. Mandare tutti i pezzi "Skoda" e gli "Oerlikon".
     Soddu. - Non li abbiamo ancora avuti tutti. Appena arriveranno li spedirò. Gli "Oerlikon" li mando in volo.
     Duce. - Bisogna aggiungere alla difesa terrestre anche gli apparecchi da caccia. Per fortuna ne abbiamo una notevole disponibilità. Al 1° ottobre vi erano in Albania 52 apparecchi di pronto impiego e 15 di non immediato uso. In sostanza 67 apparecchi.
     Ciano. - C'è in partenza il 74° stormo.
     Duce. - Mi pare che abbiamo esaminato tutti gli aspetti del problema.
     Badoglio. - I dettagli verranno stabiliti dallo stato maggiore dell'Esercito.
     Tredici giorni dopo ebbe inizio, con due fatali giorni di ritardo, quella guerra contro la Grecia che non fu così disastrosa come si volle allora far credere. Non fu travolgente, come pensava il gen. Visconti Prasca, ma sta di fatto che già alla fine di dicembre ogni iniziativa greca poteva considerarsi esaurita ed è positivo che anche senza il concorso germanico — come lo stesso Führer ebbe a dichiarare lealmente — nella battaglia che si preparava per l'aprile, la Grecia sarebbe stata battuta perché già nelle operazioni verso Klisura del marzo essa aveva pressoché esaurito le sue risorse.