Benito Mussolini
Storia di un anno. Il tempo del bastone e della carota


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     «Miei valorosi!
     «Il vostro Comandante che vi ha guidato nella titanica impresa, che ha diviso con voi le alternative di tante prove supreme, con voi vissuto le ansie e i tormenti delle vigilie e l'esultanza dei vostri successi; che è stato testimone del vostro coraggio fedele, della vostra abnegazione umile, costante, silenziosa; della virile volontà con cui avete soggiogato un nemico esperto, pertinace, selvaggio, e difficoltà estreme, il vostro Comandante vi dice il "bravo" che si deve ai forti e vi dà atto che avete ben meritato la consacrazione dei prodi.
     «Il Generale di Corpo d'Armata Comandante G. Messe
     «Fronte Russo, 9 maggio 1942-XX.»
     Verso la fine dello stesso mese tornò in Italia e fu ricevuto dal Duce. Un comunicato pubblicato dai giornali in data 3 giugno 1942 così ne dava notizia: «Il Duce ha ricevuto il Generale Giovanni Messe, Comandante dello "Csir", attualmente in Italia per un breve periodo di licenza. Il Generale Messe ha fatto al Duce un'ampia relazione sullo svolgimento delle operazioni delle truppe italiane sul fronte orientale e sui combattimenti vittoriosi sostenuti da tutti i reparti del Corpo di spedizione. Il Duce ha espresso al Generale Messe la sua piena soddisfazione. Il Generale Messe, i suoi ufficiali, i suoi soldati hanno dimostrato — specie durante il periodo invernale che fu il più duro della campagna — di possedere alte doti di coraggio, di resistenza fisica, di sopportazione di disagi gravissimi. Il Generale Messe ha comunicato al Duce copia di 18 citazioni sullo "Csir" fatte nei bollettini del Comando Germanico e molti ordini del giorno nei quali i Comandanti del Gruppo di armate germaniche hanno dato ampio riconoscimento del valore e dello spirito combattivo delle truppe italiane.»